Il profilo dell'Autore

 

 

Nato a Mestre (1963), si laurea in psicologia con una Tesi sulla Comunicazione Non Verbale.

Come libero professionista opera nel settore della formazione professionale . Ha elaborato e coordinato numerosi progetti anche a livello europeo in collaborazione di partner in Germania e in Grecia.

Si occupa di comunicazione a livello interpersonale ed aziendale. Ha al suo attivo collaborazioni con riviste di cui ha curato e cura rubriche dedicate al mondo del lavoro e alle problematiche esistenziali.

Dopo aver gestito la realizzazione di testi nel settore dell’inserimento lavorativo e della sperimentazione formativa, ha scritto il suo primo libro di poesie nel 2001, “Sui sentieri, fra le montagne” dedicato al rapporto fra l’uomo e la natura, che considera essenziale per un ottimale equilibrio interiore.

Nel 2008 ha pubblicato il volume “Dove vai?” con Altromondo Editore, una selezione dei suoi 100 migliori aforismi dedicati alla diatriba fra razionalità ed irrazionalità.

Assieme ad un gruppo di collaboratori, segue la pagina “Salotto letterario” su Face Book nella quale si propone di stimolare il confronto sulla scrittura e sulla lettura per valorizzarne il ruolo culturale in un’epoca, quella attuale, troppo spesso alla mercé di immagini prive di contenuti.

Studioso della cultura orientale,  è appassionato dell’antica cultura e arte Shaolin, di trekking, ma non manca di seguire il suo frutteto grazie al quale, sostiene, ha modo di percepire il trascorrere delle stagioni.

Nel volume “Orizzonte – Le forme del cambiamento” pubblicato da Laboratorio Gutenberg editore è presente con il racconto “Senza parole”, mentre nella raccolta 2010 del Premio letterario IoRacconto "Vita contemporanea" è presente con il racconto “Alla vita”.

Dopo oltre cinque anni di lavoro, pubblica un romanzo dal titolo "Sul Bufalo d'acqua" ispirato al tema del viaggio e della fuga. Il volume è l’occasione per raccontare le dimensioni della sua fantasia, ma anche per esprimere la sua profonda convinzione sul senso della vita, il fatto che non ve ne sia alcuno.